Tortellini Formaggi gr. 250
PaganiI Tortellini Pagani ai Formaggi uniscono la tradizione emiliana a un ripieno ricco di formaggi freschi e stagionati come parmigiano reggiano e ricotta, creando un gusto cremoso e saporito. La pasta sottile ma resistente avvolge il ripieno, mantenendo una consistenza perfetta anche dopo la cottura. Perfetti con burro e salvia, sugo di pomodoro fresco o una salsa alla panna, questi tortellini sono ideali per piatti raffinati e semplici. Le materie prime selezionate e la produzione artigianale lombarda garantiscono un sapore autentico e di alta qualità.
I Tortellini ai Formaggi Pagani sono un esempio perfetto di tradizione gastronomica italiana, unendo l’eleganza della pasta fresca alla ricchezza di un ripieno cremoso e saporito. Questi tortellini si distinguono per un ripieno ricco di formaggi, che può includere parmigiano reggiano, ricotta e altri formaggi stagionati, per creare un bilanciamento perfetto tra la dolcezza e la sapidità. La pasta sottile ma resistente avvolge il ripieno, mantenendo la sua consistenza anche dopo la cottura, garantendo un’esperienza gustativa delicata e soddisfacente.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Il ripieno di questi tortellini è cremoso, morbido e avvolgente, con un sapore che si sviluppa in bocca attraverso la combinazione dei formaggi freschi e stagionati. Il parmigiano reggiano dona una sapidità intensa, mentre la ricotta aggiunge una nota delicata e morbida. La pasta, fatta con farina di grano duro di alta qualità, ha una consistenza al dente che si sposa perfettamente con il ripieno, creando un contrasto piacevole tra la morbidezza interna e la resistenza della pasta.
ABBINAMENTI GASTRONOMICI
I Tortellini ai Formaggi si prestano a diverse combinazioni gastronomiche che esaltano la loro ricchezza. Il burro e salvia è un classico abbinamento che arricchisce il sapore senza sovrastarlo, mentre un sugo di pomodoro fresco con basilico aggiunge freschezza e un contrasto leggero. Per un abbinamento più ricco, si può optare per una crema di funghi o una salsa alla panna, che avvolgono i tortellini in un'esperienza ancora più gustosa. Un buon parmigiano reggiano grattugiato sopra il piatto esalta ulteriormente i sapori intensi del ripieno.
MATERIE PRIME E PRODUZIONE
La qualità delle materie prime è il fiore all’occhiello di Pagani Industrie Alimentari. I formaggi utilizzati sono selezionati con cura per garantire freschezza e un sapore autentico. Il parmigiano reggiano proviene da produzioni locali che rispettano i rigidi disciplinari di qualità, mentre la ricotta è fresca e morbida, ottenuta con metodi artigianali che preservano il gusto delicato. La farina di grano duro impiegata per la pasta è di altissima qualità, garantendo una consistenza perfetta.
La produzione dei Tortellini ai Formaggi avviene con tecniche che combinano la tradizione artigianale con l'innovazione tecnologica, per garantire un prodotto che rispetti i più alti standard di qualità. Ogni fase della preparazione, dalla scelta delle materie prime alla lavorazione della pasta e del ripieno, è seguita con attenzione, per offrire un prodotto finale che unisce autenticità e gusto raffinato.
- Formato
- gr.250
- Provenienza
- Lombardia
- Tipologia
- Pasta Ripiena
STORIA DELL'AZIENDA
La storia della Pagani affonda le sue radici negli anni Venti, quando Arturo Pagani, su consiglio del padre Enrico, panettiere a Monza, decide di fondare un proprio pastificio a Vimercate. Sfruttando l’opportunità offerta dalla chiusura del locale Pastificio Paraboni, nel 1920 nasce il primo stabilimento in Via Luigi Ponti 4, che riscuote subito un buon successo. Tuttavia, nel 1937, Arturo vende l'azienda, che passa di mano più volte fino ad arrivare ai fratelli Corno. Nonostante ciò, Arturo continua a lavorare nel pastificio fino a quando non insorgono problemi legali che lo spingono, nel 1943, a fondare il Pastificio Vimercatese di Pagani Arturo.
La svolta drammatica avviene nel 1947, quando Arturo Pagani muore prematuramente, lasciando la gestione alla moglie Anna Rossi (detta Mina) e ai figli Enrico e Gianfranco. Nonostante le difficoltà, Mina dimostra un'incredibile lungimiranza e capacità imprenditoriale: intuisce il potenziale della pasta di qualità e, grazie a una collaborazione con il pastificio De Cecco, riesce a distribuire il marchio in tutto il Nord Italia per oltre trent’anni. Nel 1955, i figli Enrico e Gianfranco subentrano formalmente nella gestione, portando l’azienda a evolversi in Industrie Alimentari Pagani.
L'INNOVAZIONE DELLA APSTA RIPIENA
Negli anni ’50, con il consumo di pasta ormai consolidato in tutte le classi sociali, la Pagani decide di ampliare la sua offerta, investendo nella produzione di tortellini e ravioli. La chiave del successo è l’adozione di una macchina rivoluzionaria per la produzione automatizzata di pasta ripiena. Ma l’innovazione più grande arriva con l’introduzione, negli anni ’60, dei tortellini e ravioli essiccati, che grazie a un brevetto aziendale possono essere conservati fino a 12 mesi senza conservanti. Questa scoperta consente all’azienda di espandersi ben oltre i confini locali, facilitando la distribuzione senza necessità di una catena del freddo.
Nel frattempo, la gamma di prodotti si allarga, includendo gnocchi, prodotti da forno, insalate gastronomiche e grissini. La strategia commerciale si sdoppia:
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Da un lato, i prodotti freschi sono venduti localmente tramite una rete capillare di negozianti e grossisti.
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Dall’altro, i prodotti a lunga conservazione e la pasta De Cecco vengono distribuiti su scala nazionale.
Nel 1967, con la crescita aziendale, l’azienda assume la denominazione “Pagani Industrie Alimentari di Enrico e Gianfranco Pagani s.n.c.”, e si trasferisce in un nuovo stabilimento sulla strada provinciale Vimercate-Arcore, conosciuta ancora oggi come “il Pagani”.
L'AFFERMARSI SUL EMRCATO
Con una strategia di marketing innovativa, la Pagani diventa un nome noto grazie a pubblicità in TV, radio e cinema, oltre a promozioni e concorsi a premi per incentivare il commercio. Tuttavia, negli anni ’70, l’avvento delle grandi catene di supermercati impone un cambio di rotta: l’azienda riduce progressivamente la produzione di prodotti freschi, concentrandosi sulla pasta ripiena a lunga conservazione e sulla distribuzione De Cecco.
Nel 1976, la Pagani diventa Pagani Industrie Alimentari S.p.A., rafforzando ulteriormente la sua posizione di leader nel settore. Negli anni ’80, la collaborazione con De Cecco giunge al termine e l’azienda decide di specializzarsi unicamente nella produzione di pasta ripiena a lunga conservazione, abbandonando la gastronomia e i prodotti da forno.
Grazie a una rete di agenti e rappresentanti, la Pagani si afferma nel mercato della grande distribuzione e si orienta sempre più anche verso il food service e i discount, due settori in forte espansione negli anni ’90. L’azienda cresce esponenzialmente anche a livello internazionale, consolidando la propria presenza sui mercati esteri.
ESPANSIONE E RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI
Tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90, Paolo e Alessandro Pagani, figli di Gianfranco, entrano in azienda, portando avanti l’innovazione e l’internazionalizzazione del marchio. Nel 2009-2010, il sito produttivo di Vimercate viene ampliato, raddoppiando la superficie. Oggi, la quarta generazione – rappresentata da Luca, Isabella e Pier Pagani – affianca la terza nella gestione.
La Pagani continua a investire nel proprio marchio e nella produzione per conto terzi, collaborando con numerose private labels della grande distribuzione. L’azienda impiega circa 50 dipendenti e ha raggiunto un fatturato di oltre 20 milioni di euro, di cui il 75% derivante dalle esportazioni. Grazie a questa espansione, il brand contribuisce alla promozione del Made in Italy nel mondo.
Nel 2024, i marchi “Pagani” e “Gran Menù” ricevono il prestigioso riconoscimento di “marchi storici di interesse nazionale” dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, attestando l’importanza del brand nella tradizione gastronomica italiana.
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