Tortellini Specialità Funghi Porcini gr. 250
PaganiI Tortellini Specialità Pagani ai Funghi Porcini offrono un ripieno cremoso di ricotta e funghi porcini (Boletus edulis) avvolto in pasta sottile. Il sapore delicato della ricotta fresca si unisce all’aroma intenso e terroso dei funghi, creando un equilibrio perfetto di gusti ricchi. La pasta, preparata con semola di grano duro e uova da galline allevate a terra, mantiene una consistenza ideale anche dopo la cottura. Perfetti con burro e salvia o salsa ai funghi, questi tortellini rappresentano un piatto raffinato, preparato con materie prime selezionate e la qualità della tradizione lombarda.
I Tortellini Specialità Pagani ai Funghi Porcini rappresentano una fusione perfetta di tradizione e qualità, offrendo un'esperienza gastronomica ricca e avvolgente. La pasta sottile, preparata con semola di grano duro e uova da galline allevate a terra, crea una base solida che avvolge un ripieno dal gusto pieno e delicato, che unisce la ricotta fresca con l'aroma intenso dei funghi porcini. La polvere di funghi porcini (Boletus edulis) è presente al 3% nel ripieno, regalando un aroma terroso e profondo che emerge con eleganza in ogni morso.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Il ripieno cremoso dei tortellini, costituito principalmente da ricotta e pangrattato, si amalgama perfettamente con l'aroma deciso dei funghi porcini, creando un sapore armonioso ma caratterizzato da una nota avvolgente e terribile tipica di questo pregiato fungo. Il sapore fresco e delicato della ricotta si sposa con il carattere più robusto dei funghi, generando una combinazione di profumi ricchi e gusti avvolgenti che stimolano il palato. La pasta mantiene una buona consistenza anche dopo la cottura, non risultando mai troppo spessa o pesante.
ABBINAMENTI GASTRONOMICI
Questi tortellini sono perfetti con salsa al burro e salvia, che ne esaltano la ricchezza senza coprirla, oppure con una salsa cremosa ai funghi, per un piatto che accentua ulteriormente l’aroma dei porcini. Un altro abbinamento ideale è con un sugo di pomodoro fresco, che bilancia la cremosità del ripieno con una leggera acidità. Per accompagnare il piatto, è perfetto un vino bianco corposo, come un Chardonnay o un Pinot Grigio, che si abbina alla ricchezza della ricotta e al sapore profondo dei funghi.
MATERIE PRIME E PRODUZIONE
Le materie prime dei Tortellini ai Funghi Porcini sono selezionate con grande attenzione. La semola di grano duro utilizzata per la pasta conferisce una buona elasticità, mentre le uova da galline allevate a terra garantiscono un sapore autentico e un buon contenuto proteico. La ricotta è di alta qualità, ottenuta da latte e siero di latte, per un ripieno cremoso e ricco di sapore. I funghi porcini in polvere sono selezionati con cura per garantire un'intensità di aroma che caratterizza ogni boccone.
Il territorio lombardo, noto per la sua attenzione alla gastronomia e alla scelta di materie prime eccellenti, è l'ideale per la creazione di questi prodotti, che riflettono la cultura culinaria della regione. Ogni fase della produzione è attentamente curata, dalla scelta dei funghi porcini all'imbottitura della pasta, garantendo un prodotto che rispetta i più alti standard di qualità.
- Formato
- gr.250
- Provenienza
- Lombardia
- Tipologia
- Pasta Ripiena
STORIA DELL'AZIENDA
La storia della Pagani affonda le sue radici negli anni Venti, quando Arturo Pagani, su consiglio del padre Enrico, panettiere a Monza, decide di fondare un proprio pastificio a Vimercate. Sfruttando l’opportunità offerta dalla chiusura del locale Pastificio Paraboni, nel 1920 nasce il primo stabilimento in Via Luigi Ponti 4, che riscuote subito un buon successo. Tuttavia, nel 1937, Arturo vende l'azienda, che passa di mano più volte fino ad arrivare ai fratelli Corno. Nonostante ciò, Arturo continua a lavorare nel pastificio fino a quando non insorgono problemi legali che lo spingono, nel 1943, a fondare il Pastificio Vimercatese di Pagani Arturo.
La svolta drammatica avviene nel 1947, quando Arturo Pagani muore prematuramente, lasciando la gestione alla moglie Anna Rossi (detta Mina) e ai figli Enrico e Gianfranco. Nonostante le difficoltà, Mina dimostra un'incredibile lungimiranza e capacità imprenditoriale: intuisce il potenziale della pasta di qualità e, grazie a una collaborazione con il pastificio De Cecco, riesce a distribuire il marchio in tutto il Nord Italia per oltre trent’anni. Nel 1955, i figli Enrico e Gianfranco subentrano formalmente nella gestione, portando l’azienda a evolversi in Industrie Alimentari Pagani.
L'INNOVAZIONE DELLA APSTA RIPIENA
Negli anni ’50, con il consumo di pasta ormai consolidato in tutte le classi sociali, la Pagani decide di ampliare la sua offerta, investendo nella produzione di tortellini e ravioli. La chiave del successo è l’adozione di una macchina rivoluzionaria per la produzione automatizzata di pasta ripiena. Ma l’innovazione più grande arriva con l’introduzione, negli anni ’60, dei tortellini e ravioli essiccati, che grazie a un brevetto aziendale possono essere conservati fino a 12 mesi senza conservanti. Questa scoperta consente all’azienda di espandersi ben oltre i confini locali, facilitando la distribuzione senza necessità di una catena del freddo.
Nel frattempo, la gamma di prodotti si allarga, includendo gnocchi, prodotti da forno, insalate gastronomiche e grissini. La strategia commerciale si sdoppia:
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Da un lato, i prodotti freschi sono venduti localmente tramite una rete capillare di negozianti e grossisti.
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Dall’altro, i prodotti a lunga conservazione e la pasta De Cecco vengono distribuiti su scala nazionale.
Nel 1967, con la crescita aziendale, l’azienda assume la denominazione “Pagani Industrie Alimentari di Enrico e Gianfranco Pagani s.n.c.”, e si trasferisce in un nuovo stabilimento sulla strada provinciale Vimercate-Arcore, conosciuta ancora oggi come “il Pagani”.
L'AFFERMARSI SUL EMRCATO
Con una strategia di marketing innovativa, la Pagani diventa un nome noto grazie a pubblicità in TV, radio e cinema, oltre a promozioni e concorsi a premi per incentivare il commercio. Tuttavia, negli anni ’70, l’avvento delle grandi catene di supermercati impone un cambio di rotta: l’azienda riduce progressivamente la produzione di prodotti freschi, concentrandosi sulla pasta ripiena a lunga conservazione e sulla distribuzione De Cecco.
Nel 1976, la Pagani diventa Pagani Industrie Alimentari S.p.A., rafforzando ulteriormente la sua posizione di leader nel settore. Negli anni ’80, la collaborazione con De Cecco giunge al termine e l’azienda decide di specializzarsi unicamente nella produzione di pasta ripiena a lunga conservazione, abbandonando la gastronomia e i prodotti da forno.
Grazie a una rete di agenti e rappresentanti, la Pagani si afferma nel mercato della grande distribuzione e si orienta sempre più anche verso il food service e i discount, due settori in forte espansione negli anni ’90. L’azienda cresce esponenzialmente anche a livello internazionale, consolidando la propria presenza sui mercati esteri.
ESPANSIONE E RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI
Tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90, Paolo e Alessandro Pagani, figli di Gianfranco, entrano in azienda, portando avanti l’innovazione e l’internazionalizzazione del marchio. Nel 2009-2010, il sito produttivo di Vimercate viene ampliato, raddoppiando la superficie. Oggi, la quarta generazione – rappresentata da Luca, Isabella e Pier Pagani – affianca la terza nella gestione.
La Pagani continua a investire nel proprio marchio e nella produzione per conto terzi, collaborando con numerose private labels della grande distribuzione. L’azienda impiega circa 50 dipendenti e ha raggiunto un fatturato di oltre 20 milioni di euro, di cui il 75% derivante dalle esportazioni. Grazie a questa espansione, il brand contribuisce alla promozione del Made in Italy nel mondo.
Nel 2024, i marchi “Pagani” e “Gran Menù” ricevono il prestigioso riconoscimento di “marchi storici di interesse nazionale” dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, attestando l’importanza del brand nella tradizione gastronomica italiana.
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