Amaro Bràulio dello Stelvio lt. 1
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Amaro Bràulio dello Stelvio lt. 1

Amaro Bràulio dello Stelvio lt. 1

Braulio-Peloni

Amaro Bràulio dello Stelvio lt. 1 di Bràulio-Peloni è un classico amaro di montagna, simbolo della tradizione valtellinese. Nasce nel 1875 a Bormio, ispirato dalle erbe raccolte ai piedi del Monte Braulio dal farmacista Francesco Peloni. La ricetta segreta combina 13 erbe, fiori, radici e bacche, tra cui tiglio, genziana e ginepro, affinati in botti di rovere per un bouquet aromatico unico.

Colore scuro e riflessi rubino, offre al naso note di tiglio, erbe alpine e accenti balsamici, mentre al palato è equilibrato, elegante e persistente, con un finale di genziana. Ideale come digestivo o in cocktail, si abbina a dolci al cioccolato e formaggi erborinati, rappresentando l’essenza della Valtellina.

20,00 €
iva inclusa

 

Amaro Bràulio dello Stelvio lt. 1 di Bràulio-Peloni rappresenta un’icona tra gli amari di montagna, un simbolo della tradizione valtellinese e della maestria artigianale. Nasce nel cuore della Valtellina, ai piedi del Monte Braulio, una delle vette che abbracciano la conca di Bormio. Questo prodotto racchiude secoli di storia, cultura e sapienza botanica, iniziata nel 1875 grazie al farmacista Francesco Peloni, che trovava ispirazione e materie prime nelle erbe officinali raccolte tra i pendii alpini.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

  • Colore: Scuro e intenso, con luminosi riflessi rosso rubino, che evocano l’essenza della terra da cui trae origine.
  • Aroma: Un ventaglio olfattivo ricco e affascinante, dove si intrecciano note di tiglio, erbe di montagna, fiori di campo e accenti balsamici e mentolati. La componente erbacea si esprime in un perfetto equilibrio tra freschezza e profondità.
  • Gusto: Elegante ed equilibrato, il Bràulio offre una corrispondenza gusto-olfattiva straordinaria. Al palato emergono ritorni erbacei, dolci e amari, che culminano in un lungo finale caratterizzato dalla tipica amaricatura della genziana, armonioso e persistente.

ABBINAMENTI GASTRONOMICI

L’Amaro Bràulio è estremamente versatile:

  • A fine pasto, è perfetto come digestivo per completare pranzi e cene ricchi.
  • In mixology, può essere utilizzato per creare cocktail sofisticati, come il Bràulio Spritz o varianti di Negroni e Manhattan.
  • Si abbina egregiamente a dolci a base di cioccolato fondente, dolci secchi come la torta di grano saraceno, o formaggi erborinati, per un contrasto interessante tra dolcezza, amarezza e sapidità.

LE MATERIE PRIME

La ricetta segreta di Bràulio include 13 erbe, fiori, radici e bacche, sapientemente combinate in una formula unica. Tra gli ingredienti principali si riconoscono tiglio, genziana, ginepro, achillea moscata e assenzio, raccolti secondo tradizioni che rispettano la biodiversità locale. Ogni componente è selezionata con cura per garantire la qualità e l’integrità organolettica del prodotto.

IL PROCESSO PRODUTTIVO E IL TERRITORIO

Il carattere inconfondibile di questo amaro deriva non solo dalla sua composizione botanica, ma anche dal suo lungo affinamento in botti di rovere, che avviene nelle cantine storiche di Bràulio scavate nella roccia. Questo processo conferisce al prodotto una struttura morbida e un bouquet aromatico complesso, unendo la freschezza delle erbe alpine a una profonda maturità gustativa.

La Valtellina, con il suo clima alpino e la purezza dell’aria, è una terra che esalta la qualità delle piante utilizzate. I monti circostanti, come il Braulio, sono fonte di materie prime e ispirazione per questo prodotto. Questo paesaggio unico, incastonato tra vette e valli rigogliose, è riflesso nell’anima dell’amaro.

Oggi, l’Amaro Bràulio continua a essere un punto di riferimento per gli amanti degli amari di qualità, rimanendo fedele alla ricetta originale e al legame con la sua terra. Ogni sorso racconta la storia delle Alpi, l’ingegno di Francesco Peloni e la passione per la tradizione, in un prodotto unico, autentico e inimitabile.

Formato
cl.100
Provenienza
Lombardia
Tipologia
Amari
00836

LE ORIGINI

La storia di Bràulio inizia nel XIX secolo nella farmacia del dottor Giuseppe Peloni, a Bormio. Peloni, farmacista e grande esperto di botanica, dedicava il suo tempo allo studio delle proprietà delle piante medicinali alpine. La sua passione per la natura e le sue conoscenze lo portarono a sperimentare la creazione di preparati a base di erbe, intuendo il loro potenziale non solo curativo, ma anche gustativo. Fu lui a gettare le basi per ciò che sarebbe diventato uno dei simboli più riconoscibili della tradizione valtellinese.

LA CREAZIONE DELL'AMARO

Giuseppe trasmise la sua passione al figlio Francesco, anch’egli farmacista, che sviluppò un amore ancora più intenso per le piante aromatiche e officinali. Francesco sperimentò numerose combinazioni di erbe e infusi, fino a creare nel 1875 una formula straordinaria che diede vita all’Amaro Bràulio. Il nome stesso, ispirato al Monte Bràulio che sovrasta Bormio, testimonia il forte legame con il territorio alpino.

Francesco mantenne segreta la ricetta, tramandandola solo al figlio Attilio, che nel 1936 decise di pubblicare un opuscolo intitolato “In herbis salus”. Questo documento, pur rivelando alcuni dettagli sulle piante utilizzate, preservava gelosamente il cuore della formula, che rimane tutt’oggi un mistero custodito gelosamente dalla famiglia Peloni.

IL TERRITORIO: LA VALTELLINA E LE ALPI

L’amaro Bràulio è indissolubilmente legato alla Valtellina, una valle alpina caratterizzata da paesaggi mozzafiato, un microclima unico e una flora straordinariamente ricca. Le erbe utilizzate per il Bràulio crescono in alta montagna, tra i 1.200 e i 2.000 metri di altitudine, dove le piante sviluppano profumi intensi e proprietà aromatiche grazie alle condizioni climatiche estreme.

La raccolta delle erbe è un processo rigorosamente manuale, effettuato durante i periodi in cui le piante raggiungono il massimo del loro potenziale aromatico. Tra le specie utilizzate vi sono il genepì, la achillea moscata, il ginepro e altre erbe alpine che contribuiscono al caratteristico equilibrio tra note amare, balsamiche e speziate.

IL PROCESSO PRODUTTIVO

La produzione dell’Amaro Bràulio è un’arte che combina tradizione e pazienza. La ricetta prevede:

  • Infusione delle erbe selezionate in una base alcolica per estrarne i principi aromatici e i sapori più distintivi.
  • Affinamento in botti di rovere per un periodo di almeno due anni. Questo passaggio è fondamentale per lo sviluppo della complessità aromatica dell’amaro, che acquisisce sentori di legno, spezie e una straordinaria armonia tra le note amare e dolci.
  • Controllo manuale e degustazioni durante tutto il processo produttivo, per garantire la coerenza e l’eccellenza del prodotto.

LE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Amaro Bràulio si distingue per un colore ambrato intenso, arricchito da riflessi dorati. Al naso, rivela un bouquet complesso e avvolgente con note:

  • Balsamiche, tipiche del ginepro e del genepì.
  • Erbacee e floreali, che rimandano ai prati alpini.
  • Speziate, grazie al lungo affinamento in legno.

Al palato, il Bràulio offre:

  • Un ingresso morbido e bilanciato.
  • Note amare e aromatiche, con un finale piacevolmente persistente e una freschezza balsamica unica.

UN SIMBOLO DELLA TRADIZIONE ITALIANA

Oggi, l’Amaro Bràulio è riconosciuto a livello internazionale come un’eccellenza del patrimonio enogastronomico italiano. Perfetto da gustare liscio, con ghiaccio o come base per cocktail innovativi, continua a rappresentare il carattere autentico della Valtellina e l’amore per la natura che lo ha ispirato.

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